Molte persone, probabilmente la maggior parte, cominciano a correre con l’obiettivo di perdere qualche kg, in genere dopo le abbuffate natalizie o per preparare la tanto temuta prova costume. Passeggiando nei parchi delle città, si possono spesso notare queste figure vestite di tutto punto, che, imperlate di sudore, mettono un piede avanti all’altro e si muovono con aria sofferente, oppure che nelle palestre si impossessano del Tapis Roulant per ore. Si stanno improvvisando corridori, oppure stanno seguendo qualche consiglio casuale fornito da amici e colleghi senza rendersi conto che, da una parte, questa tortura non porterà ad un effettivo dimagrimento e, dall’altra, sta mettendo addirittura in pericolo la loro salute. Vediamo quindi di sfatare uno dei miti più classici per i frequentatori occasionali di palestre e parchi pubblici:
Correre non fa dimagrire!
Nonostante la corsa apporti enormi vantaggi al nostro organismo, il dimagrimento non fa parte di questi, almeno non nel breve periodo.
Correre non fa dimagrire, ecco perchè:
Già nel 1938 era noto che la velocità della corsa è praticamente irrilevante per il consumo energetico. Gli unici fattori sono la distanza percorsa e il peso corporeo, ovvero la massa che viene spostata. La fatica percepita dipende dal grado di allenamento, non ha nulla a che vedere con il dimagrimento. Per essere più precisi, chi copre la stessa distanza in minor tempo non consuma di più ma esprime una maggiore potenza in un periodo minore.
In un range di velocità compreso tra 5 e 22 km/h, il costo energetico è sempre di 0,9 kcal × kg di peso corporeo × i Km percorsi (il valore scende a circa 0,45 per velocità tra 2 e 5 km/h).
Facciamo un esempio pratico: Roberto pesa 78 kg e per perdere peso decide di correre al parco per 7 km. Secondo la formula precedente, 0,9 x 78 kg x 7 km, al termine del suo allenamento avrà consumato 491,4 kCal.
Corsa vs grasso
Ma queste 491,4 kcal dell’esempio, esattamente a quanto grasso bruciato corrispondono? Per rispondere a questa domanda ci viene in aiuto la formula di Arcelli (non è perfetta, ma ci da un risultato con una buona approssimazione, senza dover utilizzare altri strumenti):
Km percorsi x Kg di peso corporeo / 20
Grazie a questa formula si può calcolare la quantità di ossigeno che il nostro organismo consuma per svolgere le sue funzioni. Nello specifico, per la corsa abbiamo 0,2 ml O2 / Kg / min. Riprendendo l’esempio di prima, Roberto ha bruciato 27,3 grammi di grasso, correndo per 7 km.
Facciamo un’ulteriore ipotesi, Roberto è costante e riesce a correre per 3 volte ogni settimana. Mettiamo anche che migliorando le sue capacità arrivi a raddoppiare la distanza, percorrendo 14 km a sessione. Avremo: 14 km x 3 volte a settimana => 42 km x 78 kg di peso / 20 = 163,8 grammi di grasso a settimana. Se Roberto quindi volesse perdere 5 kg di grasso per rientrare nel peso forma dovrebbe correre, mantenendo inalterato questo programma (la distanza di una maratona ogni settimana), per 30,5 settimane (5000 gr/163,8 gr), cioè circa 7 mesi.
Quindi non corro più?
Nessuno vuole demonizzare la corsa, né tantomeno affermare che non si debba faticare per rientrare nel costume da sfoggiare d’estate. Semplicemente se si vuole perdere i kg in più, la corsa non è il metodo più veloce, nonostante abbia tanti ottimi vantaggi: migliora il sistema cardiovascolare, irrobustisce le articolazioni, i muscoli e i tendini e aumenta le capacità di recupero dell’organismo; ma purtroppo, correre non fa dimagrire.
Cosa posso fare per dimagrire?
Il metodo migliore, dal punto di vista del tempo speso e dei benefici arrecati per questo obiettivo, è quello di allenarsi con sistemi HIIT, utilizzando cioè metodologie che sfruttano l’aumento del metabolismo, massimizzando la resa e continuando a bruciare calorie anche quando siamo comodamente impegnati a fare altro, come abbiamo descritto in QUESTO articolo.
Ancor meglio se nel percorso ci si fa seguire da un professionista che può fornire aiuto e consigli.